La smielatura è un processo cruciale nell’apicoltura che consiste nell’estrarre il miele dai favi delle api, per poterlo poi rendere disponibile al consumo. A seconda del tipo di miele e delle condizioni climatiche, la smielatura può avvenire anche più volte nel corso della stagione apistica.

Questa procedura prevede varie fasi, vediamole assieme!

Quando matura il miele?

La prima cosa importante da capire è se il miele è maturo, fase che dipende da diversi fattori, tra cui il tipo di fiore da cui è stato raccolto, le condizioni climatiche e ambientali, nonché le caratteristiche specifiche delle api stesse. Tuttavia, in generale, il miele è considerato maturo quando ha raggiunto una bassa percentuale di umidità, inferiore al 18%.

Le api raccolgono il nettare dai fiori e lo trasformano in miele grazie agli enzimi contenuti all’interno della loro bocca. Attraverso il battito delle loro ali, muovono l’aria nell’alveare e così facendo riescono a ridurre la percentuale di umidità nel miele.

Quando il contenuto di acqua nel miele raggiunge il livello adeguato, le api lo sigillano nelle celle con la cera d’api, e ciò indica che è pronto per essere smielato.

È importante che il miele sia completamente maturo prima della smielatura, poiché un contenuto di umidità troppo elevato può causare la fermentazione o favorire la crescita di muffe, compromettendo così la qualità del prodotto finale.
Completata questa fase, si può procedere alla smielatura.

Recupero dei favi e disopercolatura

L’apicoltore inizia rimuovendo i favi dalle arnie. I favi contengono il miele che le api hanno raccolto e depositato all’interno delle celle.
Successivamente, viene eseguita la disopercolatura. Questo processo comporta la rimozione della sottile pellicola di cera che le api hanno utilizzato per sigillare le celle contenenti il miele, con un’apposita forchetta dentata o un coltello.

Smielatura

Ora inizia la smielatura vera e propria. Per procedere all’estrazione del miele si utilizza uno smielatore in acciaio inox, manuale o elettrico, che sfrutta la forza centrifuga. I favi vengono quindi posti all’interno di questo strumento che ruota ad alta velocità, facendo sì che il miele venga espulso dai telaini senza danneggiarli (centrifugazione).

Filtrazione e decantazione

Dopo la smielatura, il miele può contenere piccole particelle di cera o altri detriti. La filtrazione è quindi essenziale per eliminare eventuali impurità e garantire un miele pulito e trasparente, e viene eseguita con apposite reti metalliche a maglie molto fini.
Il miele filtrato viene quindi lasciato riposare in un recipiente per un certo periodo di tempo (decantazione), consentendo a eventuali bolle d’aria o altri residui di salire in superficie. L’apicoltore provvederà poi alla rimozione di questo strato (processo di schiumatura).

Invasettamento ed etichettatura

Infine, il miele decantato viene confezionato in vasetti puliti e sigillati ermeticamente, e viene correttamente etichettato. I vasetti andranno poi conservati in ambiente fresco e asciutto per preservarne freschezza e qualità.

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